Telecomunicazioni: un singolo mercato

nuovo piano per le telecomunicazioni: un mercato unico europeo per portare l’Europa fuori dalla crisi e creare nuovi posti di lavoro. Da luglio 2014 ricevere chiamate in Europa costerà come in Italia e da luglio 2016 non ci saranno più sovrapprezzi di roaming per le chiamate in uscita. Neelie Kroes, commissario Ue, ha firmato questo pacchetto di norme con l’idea che in Europa è assolutamente necessaria una rivoluzione nel settore delle telecomunicazioni, sia nel campo della telefonia che in quello di internet.

L’idea di fondo è di ridurre le differenze di regole nei 28 Paesi dell’Unione Europea in fatto di comunicazioni elettroniche. Differenze che secondo la Commissione europea stanno indebolendo il mercato, gli operatori e l’economia. I big della telefonia non sono però d’accordo, si lamentano del fatto che se questo piano entrasse in vigore, le perdite sarebbero assai considerevoli, pari a sei miliardi di euro. Kroes crede invece che l’eliminazione delle frontiere tariffarie tra i Paesi sarà un modo per stimolare l’economia – sia la circolazione di merci che di persone.

I piani
Da questo progetto ci si aspetta la nascita di una licenza unica europea con cui gli operatori potranno offrire servizi su tutti i 28 Paesi dell’unione Europea. Stabilire regole comuni e uniformi sarà un’impresa ardua perché comporterà l’aumento del potere della Commissione e l’indebolimento delle aziende delle Tlc nazionali.

Il presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, sostiene l’idea di un mercato unico europeo delle telecomunicazioni considerandolo fondamentale per gli interessi strategici dell’Europa e il suo progresso economico. Molte sono ancora le polemiche. Il testo dovrà essere approvato prima in Parlamento e in Consiglio europeo prima di diventare legge in tutti i 28 Paesi dell’Unione Europea.